Scendi, Urania, dal ciel, scendi, se questo
Nome a te si convien, la cui divina
Voce soave accompagnando, io m'ergo
Sopra l'Olimpio monte ed oltre il volo
Delle Pegásee favolose penne.
Un vôto nome io non invoco, ed una
Di quelle nove imaginate suore
Non sei per me, nè dell'Olimpo in vetta
La tua dimora è già: tu quella sei...