La rinascita passa dalla capacità di mmaginare futuri migliori
Il Discorso sopra lo stato presente dei costumi degl'italiani è un pamphlet, o meglio, una sciabolata all'universo della mente italiana, alla moralità spicciola e cinica dei figli degli antichi romani, alla loro società che non può essere civile finché non proverà a maturare, a diventare autonoma e a staccare le labbra dal seno ormai avvizzito della madre.
Se Leopardi dice questo è perché crede che gli antichi siano di gran lunga migliori dei moderni, nonché più felici. Oggi i sociologi sostengono che la nostra generazione sia la prima a trovarsi in una situazione peggiore rispetto a quella precedente, e il dato evidente è la profonda tristezza che ci pervade e che si sostanzia con la crisi di valori più che con quella economica. E abbiamo perso molte capacità e manualità dei nostri predecessori (di sicuro sappiamo ordinare dell'ottimo cibo nazionale ma difficilmente lo sappiamo cucinare con altrettanta sicurezza). Ciò è avvenuto perché la civiltà, col suo tentativo continuo e costante di migliorarsi, ha preferito il progresso alla morale, che nel frattempo si è sempre più sciolta come neve al sole, perdendo la capacità di immaginare.