La monografia è dedicata all'analisi degli esiti di -A latina nei dialetti italo-romanzi della Svizzera italiana e di alcune regioni italiane prossime al confine elvetico. Mentre nella maggior parte dei dialetti lombardi l'esito di -A è una vocale centrale bassa -/a/, in numerose varietà dell'area qui considerata tale segmento ha subito singolari processi fonologici e fonetici. Tra questi, il più notevole è quello dell'armonia vocalica: i dialetti indagati si rivelano un laboratorio particolarmente interessante per l'analisi delle dinamiche diacroniche e sincroniche di un fenomeno linguistico sul quale molte domande rimangono aperte.
All'introduzione teorica e metodologica (Parte I) segue la disamina della fenomenologia dei processi che hanno coinvolto l'esito di -A nei dialetti svizzeri e dell'Italia settentrionale, sia con riferimento ai materiali bibliografici esistenti, sia sulla base di dati di prima mano raccolti in una quarantina di località e sottoposti ad analisi acustica sperimentale (Parte II).
Dopo aver considerato la variazione degli esiti di -A nelle lingue romanze (Parte III), il lavoro propone un'analisi complessiva dei dati - in prospettiva sia neolatina sia tipologica - dalla quale emerge la posizione del tutto peculiare occupata dalle varietà indagate; lo studio si conclude con una serie di ipotesi diacroniche sullo sviluppo di questi esiti.